I fabbisogni di ricettività turistica a Torino e in provincia:
situazione, tendenze, prospettive
Appendice a: la constant market shares analysis
   
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Il dibattito accademico sulla constant market shares analysis, meglio nota come shift and share analysis, è stato ampio e di lunga durata. Ripercorrere tale dibattito in una appendice metodologica appare sterile e non appropriato.
In questa sede si vuole, invece, descrivere la metodologia applicata e spiegare il significato operativo oltre che teorico dello strumento utilizzato per analizzare l'andamento delle quote di mercato di Torino sui flussi turistici inbound italiani.
Come ovvio, la variazione della quota di mercato di un paese, di un settore o di un'area geografica sul commercio internazionale (nel nostro caso sui flussi turistici internazionali) può essere scomposta in diverse componenti che rappresentano la dinamica dell'area geografica (Torino) sui flussi in arrivo in Italia per i diversi prodotti (leisure, business). La quota globale infatti non è altro che una media ponderata delle singole quote di mercato che l'area geografica oggetto di analisi detiene nelle diverse tipologie di flussi turistici; la struttura di ponderazione esprime, ovviamente, l'importanza relativa per quell'area delle diverse tipologie di flussi. Passando da una banale descrizione del calcolo di una quota di mercato aggregata ad un metodo contabile che consenta di scomporre la variazione della quota di mercato in effetti che spieghino come (attraverso quali dinamiche relative) l'area in esame ha perso o guadagnato quote di mercato in un certo arco temporale, è necessario porsi la seguente domanda : è possibile che un paese mantenga invariate le proprie quote di mercato per ogni singolo prodotto in ogni singolo mercato e veda diminuire la propria quota aggregata sui flussi internazionali ?
La risposta è, ovviamente, positiva: se l'area in questione è prevalentemente esposta su mercati e/o su prodotti la cui dinamica di crescita è inferiore alla media internazionale vedrà scendere automaticamente la sua quota aggregata di mercato.
La c.m.s.a. rappresenta un metodo contabile che consente di capire a quali effetti ed in che misura è attribuibile la variazione delle quote aggregate di mercato. Il metodo ha una valenza ex-post e non può essere usato per scopi previstivi, tuttavia consente di evidenziare i punti di forza o di debolezza che la dinamica dei flussi turistici di un'area ha mostrato in un certo intervallo temporale.
Gli effetti che è possibile evidenziare attraverso la scomposizione della variazione della quota di mercato sono effetti di crescita (strutturali) ed effetti di competitività. Analiticamente, nella versione qui utilizzata, sono stati calcolati i seguenti effetti:

effetto competitività: misura la performance dell'area presa in considerazione (Torino) per i prodotti considerati (leisure, business, altro) dovuta ai soli fattori di competitività. Analiticamente è calcolato come sommatoria delle variazioni, nel periodo preso in considerazione, delle quote di mercato dell'area oggetto di indagine in ciascun prodotto (leisure, business, altro) sui flussi provenienti da ciascun paese, ponderata con il peso che quel prodotto/mercato ha sui flussi complessivi in entrata in Italia. La struttura di ponderazione, per evitare effetti distorsivi, viene calcolata come media dei pesi che il prodotto/mercato ha all'inizio e alla fine del periodo preso in considerazione. Gli effetti distorsivi generabili da una struttura di ponderazione puntuale anziché media sono evidenti se consideriamo un prodotto che ha avuto una quota in crescita in un determinato paese: se, nel periodo considerato, il peso del paese è aumentato l'effetto della ponderazione puntuale (di fine periodo) sarà di amplificare l'effetto positivo della variazione della quota di mercato; l'inverso accadrebbe se il paese in questione avesse diminuito la sua importanza sui flussi turistici in entrata in Italia per quella specifica tipologia di turismo. Le quote di mercato di Torino vengono calcolate come flussi turistici in entrata verso Torino per tipologia di turismo e per paese di provenienza e non tengono conto dell'importanza di quel paese sul mercato mondiale e della variazione di importanza di quel paese sulla domanda in Italia del prodotto esaminato: in altri termini non si tiene conto, nel calcolare l'effetto competitività, dei fattori di crescita dei flussi provenienti dai diversi paesi e della domanda mondiale delle diverse tipologie di turismo. Si misura con questo effetto la variazione delle quote non connessa alla dinamica più o meno favorevole della composizione geografica e merceologica dei flussi che si indirizzano verso l'area esaminata: posso avere un effetto competitività pari a zero se ciascuna delle variazioni delle singole quote di mercato per prodotto/paese è pari a zero, ciononostante posso aver perso o guadagnato quote di mercato in aggregato se gli effetti di crescita (mercati e/o prodotti) sono stati negativi o positivi.
effetto struttura: misura le variazioni della quota aggregata di mercato dovuta esclusivamente alla dinamica comparata dei mercati di provenienza dei flussi turistici e della specializzazione per tipologia di flussi dell'area oggetto di analisi. In altri termini, un effetto struttura positivo o negativo dipenderà dalla specializzazione geografica e merceologica dell'area esaminata: se la dinamica ponderata dei mercati di provenienza dei flussi sarà stata migliore della media e se la dinamica ponderata della tipologia dei flussi (leisure, business) sarà stata superiore alla media italiana, allora l'effetto struttura avrà avuto un impatto positivo sulla quota di mercato aggregata. Naturalmente si possono avere diverse combinazione paesi di provenienza/tipologia di prodotto turistico che possono produrre un effetto struttura positivo. Per come lo abbiamo definito, l'effetto struttura si compone quindi di due effetti:
  effetto mercato: misura l'influenza della distribuzione geografica dei flussi turistici che si indirizzano sull'area presa in considerazione sulla quota aggregata di mercato. Avere una componente elevata dei propri flussi turistici proveniente da paesi che crescono, nei flussi turistici internazionali, meno della media comporta un effetto mercato negativo e viceversa. Analiticamente è calcolato come sommatoria delle variazioni dei pesi sui flussi mondiali dei singoli paesi di provenienza, ponderata con le quote di mercato che l'area in esame ha registrato sui flussi di quegli stessi paesi. La struttura di ponderazione è rappresentata dalla media delle quote di mercato ad inizio ed a fine periodo.
  effetto prodotto: misura l'influenza che la composizione per tipologia di turismo ha sulla quota aggregata di mercato. Avere una quota dei propri flussi turistici concentrata su una tipologia che mostra una dinamica inferiore alla media comporta un effetto negativo sulla quota globale di mercato e viceversa. Analiticamente tale effetto è calcolato come sommatoria delle variazioni dei pesi delle diverse tipologie di turismo sui flussi globali in entrata in Italia, ponderata con le quote di mercato che l'area oggetto di analisi detiene in quelle tipologie. La struttura di ponderazione è rappresentata dalla media delle quote di mercato ad inizio ed a fine periodo.

 

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