[1]
Per la metodologia delle rilevazioni UIC sui flussi di viaggiatori
si veda il Capitolo 5
|
[2]
Trademark Italia, "Piano di marketing e comunicazione per lo
sviluppo del turismo nella provincia di Torino", marzo 1995;
ITP-Andersen Hotel Market Study for the metropolitan area of Turin,
2002
Capitolo 2 - pag.8
|
Nel
primo capitolo, la misurazione del tasso di occupazione dei posti letto
basata sul rapporto tra numero di presenze e numero di posti letto risulta
anormalmente basso. Un valore simile dell'indicatore rappresenta il segnale
di un significativo eccesso di offerta. Ma quanto è affidabile
questo indicatore? E in ogni caso, si tratta di un indicatore corretto?
Come si vedrà, in discussione non è la posizione di Torino,
in coda alla classifica del tasso di utilizzo delle strutture, posizione
che gli indicatori, da qualunque parte li si osservi sembrano confermare,
quanto l'entità del distacco dalle altre province o città
con cui Torino si confronta.
L'affidabilità
dei dati
L'utilizzo dei dati delle presenze turistiche nelle strutture alberghiere
nel calcolo del tasso di utilizzo delle strutture fornisce un quadro della
situazione a tinte molto forti.
I letti nelle strutture disponibili a Torino risulterebbero occupati per
101 giorni all'anno, un numero di 34 giorni inferiore al dato mediano
delle province metropolitane, ma differenze consistenti si verificherebbero
ad esempio tra Milano (131 gg di utilizzo all'anno), Firenze (207 gg),
Roma (239 gg) e Napoli (192gg).
Tab.1 Giorni annui di utilizzo dei letti (presenze/letti dispon.)
|
Alberghi
4-5 stelle |
Alberghi
3 stelle |
Alberghi
1-2 stelle |
totale |
Torino |
89 |
104 |
107 |
101 |
Milano
|
119 |
140 |
154 |
131 |
Venezia
|
187 |
145 |
150 |
156 |
Genova
|
161 |
157 |
61 |
112 |
Bologna
|
149 |
129 |
104 |
129 |
Firenze
|
219 |
193 |
213 |
207 |
Roma |
237 |
229 |
267 |
238 |
Napoli |
214 |
204 |
128 |
192 |
Bari |
86 |
88 |
12 |
66 |
Palermo |
232 |
184 |
139 |
187 |
Catania |
187 |
137 |
82 |
139 |
Cagliari |
103 |
96 |
115 |
100 |
mediana |
174
|
143
|
122
|
135
|
Scarto
Torino-mediana |
-85
|
-39
|
-15
|
-34
|
(Fonte: Elaborazioni
su dati ISTAT)
Secondo questi
dati, a Torino il segmento di mercato con l'utilizzo minore è quello
dei 4-5 stelle (89 gg all'anno) per il quale lo scarto dalla mediana delle
province è di ben 85 gg. In questa categoria, cioè, gli
alberghi torinesi presenterebbero un utilizzo delle camere all'incirca
pari alla metà della mediana, in questo vicina soltanto a Bari.
Anche sulla scorta delle informazioni riguardanti le metodologia di rilevazione
dei dati relativi alle presenze e i tassi di risposta alle indagini nonché
dei risultati di altre rilevazioni, queste differenze sembrano incorporare
alcune significative distorsioni.
Particolarmente significativi sono i risultati di una analisi condotta
da R&P per la Provincia di Torino, l'analisi era finalizzata anche
a fornire utili indicazioni per un miglioramento delle stesse rilevazioni.
Nel box che segue si riportano integralmente alcune conclusioni sintetiche
dal lavoro di R&P.
BOX
Tratto dal sito di R&P: http://www.repnet.it
(....)Le note che seguono illustrano brevemente il lavoro svolto sugli
archivi istituzionali della ricettività e del movimento turistico
della Provincia di Torino. L'analisi
della qualità dei dati L'analisi
dei dati archiviati dal 1989 (anno di avvio dell'informatizzazione
degli archivi) al 2001, effettuata mediante controlli interni e con
altri archivi istituzionali, ha messo in luce in particolare i seguenti
problemi:
-
sottostima sistematica dei flussi turistici dovuta agli esercizi
che non presentano dichiarazioni del movimento. Gli esercizi che
non presentano nemmeno una dichiarazione del movimento turistico
nel corso dell'anno hanno un peso rilevante sia fra gli esercizi
extralberghieri che fra quelli alberghieri (e non solo fra le
categorie inferiori). La quota degli inadempienti totali, progressivamente
ridottasi nella prima parte del periodo, dal 1989 al 1992, presenta
una netta tendenza alla crescita dal 1993 al 1999, prima delle
campagne di "recupero dati" lanciate dalla Provincia;
-
sottostima sistematica dei flussi turistici dovuta all'omissione
parziale delle dichiarazioni del movimento. La quota degli inadempienti
parziali, che presentano dichiarazioni per una parte soltanto
dei mesi in cui l'esercizio è aperto, è tuttavia
di difficile quantificazione, in quanto i dati istituzionali sui
periodi di apertura non sono completamente affidabili: ritardi
nella notificazione delle cessazioni di attività, mancate
comunicazioni delle chiusure temporanee (ferie, malattie, lavori
di ristrutturazione, cambi gestione, ecc.);
-
sottostima sistematica dei dati (provvisori) sul movimento turistico
disponibili prima della chiusura dell'anno solare, a causa dei
ritardi generalizzati nella consegna delle dichiarazioni mensili.
Oltre agli esercizi che occasionalmente ritardano la consegna
delle dichiarazioni vi sono strutture che inviano le dichiarazioni
al termine della stagione turistica o dell'esercizio fiscale.
|
Il confronto
i dati dell'indagine e quelli rilevati dall'ufficio italiano cambi, relativamente
ai viaggiatori esteri fornisce una prima misura delle possibili distorsioni
delle rilevazioni provinciali dei flussi turistici.
Tab.2 Viaggiatori stranieri, numero di pernottamenti (in migliaia)
Viaggiatori
stranieri, numero di pernottamenti (in migliaia) |
PROVINCIA
VISITATA |
1997 |
1998 |
1999 |
2000 |
2001 |
TORINO |
6.238 |
5.715 |
5.715 |
6.989 |
8.290 |
MILANO |
16.509 |
18.220 |
16.487 |
21.186 |
18.624 |
VENEZIA |
20.925 |
22.458 |
23.356 |
24.616 |
23.704 |
GENOVA |
3.481 |
5.438 |
3.941 |
5.872 |
7.293 |
BOLOGNA |
3.505 |
4.145 |
4.189 |
9.538 |
7.004 |
FIRENZE |
16.679 |
22.954 |
19.613 |
25.228 |
23.155 |
ROMA |
35.414 |
40.131 |
42.392 |
44.615 |
36.958 |
NAPOLI |
7.895 |
8.502 |
8.494 |
10.648 |
10.227 |
BARI |
4.835 |
3.833 |
4.036 |
3.888 |
4.292 |
PALERMO |
1.766 |
1.799 |
1.440 |
2.102 |
2.401 |
CATANIA |
1.635 |
2.138 |
1.905 |
2.230 |
2.281 |
CAGLIARI |
1.902 |
777 |
2.248 |
1.903 |
2.756 |
(Fonte: elaborazioni
su dati UIC)
Secondo l'UIC
[1],
il numero di pernottamenti risulta generalmente superiore a quello registrato
dalle rilevazioni provinciali. La maggior copertura delle rilevazioni
UIC dipende in misura consistente dalla maggiore capacità di catturare
I flussi extra-alberghieri, grazie al metodo di rilevazione che prevede
indagini campionarie molto estese nei luoghi di accesso (valichi di frontiera
stradali, aeroportuali, portuali, ferroviari).
Tuttavia una numerosità più elevata si riscontra anche per
quanto riguarda i pernottamenti nelle strutture alberghiere. In via provvisoria,
in attesa di ricevere dati di maggior dettaglio geografico dall'UIC, si
è calcolato il numero di pernottamenti di turisti stranieri nelle
strutture alberghiere nelle province metropolitane applicando al totale
dei pernottamenti in ogni provincia le quote medie nazionale e regionali
di pernottamenti in strutture alberghiere.
Il risultato, che sarà rivisto con gli specifici dati provinciali,
fornisce indicazioni evidenti. I pernottamenti rilevati da UIC restano
generalmente superiori a quelli rilevati dall'ISTAT, ma il rapporto tra
i dati rilevati dall'UIC e le rilevazioni provinciali ISTAT non e' stabile,
con differenze anche significative. Si passa da casi di alcune province
come Palermo e Napoli in cui il numero di pernottamenti di stranieri risulta
più elevato nei dati provinciali che in quelli dell'UIC, a casi,
come quelli di Torino, Milano o Genova, in cui le rilevazioni UIC forniscono
un numero più che doppio di pernottamenti rispetto alle rilevazioni
provinciali.
Tab.3 Rapporto tra pernottamenti in strutture alberghiere di visitatori
esteri stimati da UIC e numero di presenze rilevato dall'ISTAT
PROVINCIA
VISITATA |
Calcolata
con parametro (*)
della regione di appartenenza |
Calcolata
con parametro(*)
nazionale |
TORINO |
2,1 |
2,9 |
MILANO |
2,4 |
2,4 |
VENEZIA |
0,6 |
0,5 |
GENOVA |
1,9 |
2,2 |
BOLOGNA |
4,4 |
4,3 |
FIRENZE |
1,4 |
1,4 |
ROMA |
1,2 |
1,2 |
NAPOLI |
0,7 |
0,7 |
BARI |
3,4 |
7,4 |
PALERMO |
0,4 |
0,5 |
CATANIA |
1,3 |
1,7 |
CAGLIARI |
1,1 |
1,2 |
(*)
in attesa di ricevere I dati UIC relativi alla suddivisione tra pernottamenti
in strutture alberghiere e non, per provincia, I dati sono stati stimati
applicando la quota di pernottamenti alberghieri calcolata da UIC
nelle rispettive regioni e nella media nazionale. |
(Fonte: elaborazioni
di dati UIC)
Il valore
di questo rapporto può essere considerato come un indicatore del
grado di sottostima delle rilevazioni ISTAT/Provincia (crescente al crescere
della sottostima).
L'indicatore si presenta correlato negativamente con il grado di utilizzo
delle camere. Ciò tenderebbe dunque a smorzare le differenze dei
tassi di utilizzo delle strutture tra le città che, almeno in parte,
potrebbero derivare proprio dalla sottostima dei flussi di domanda.
Fig.2
L'utilizzo di altre fonti per valutare la posizione degli alberghi Torinesi
quanto ad utilizzo delle camere, costringe a focalizzare l'attenzione
su specifici segmenti del mercato e in particolare alle tipologia dei
4-5 stelle e sui soli alberghi del capoluogo.
Le fonti utilizzabili sono principalmente:
- Italian
Hotel Monitor è un'iniziativa di Trademark Italia e del mensile
Fuoricasa su dati ottenuti attraverso il sondaggio periodico di un panel
di 463 operatori alberghieri in 43 città italiane
- Hotel
Benchmark Survey di Andersen, che coinvolge circa 3.500 alberghi
in Europa Per quanto riguarda i dati di Italian Hotel Monitor, è
stato possibile analizzare I dati relativi al mese di settembre 2001.
Data l'elevata stagionalità dell'attività alberghiera,
non è possibile confrontare I livelli di occupazione delle camere
di questa indagine con altri dati espressi in media annua. E' invece
interessante la posizione relativa delle città. Il tasso di occupazione
delle camere di Torino risulta inferiore alla media nazionale, molto
lontano dai best performer, ma non troppo distante dalla media.
Tab.4
Tasso di occupazione delle camere e prezzo medio
Rilevazioni del mese di settembre 2001
|
%
occupazione camere |
prezzo
medio B&B |
|
2001 |
2000 |
|
COMO |
83,7 |
ND |
255.100 |
VENEZIA |
83,5 |
92,4 |
327.400 |
FIRENZE |
83,1 |
92,1 |
253.100 |
PARMA |
82,2 |
76,5 |
213.200 |
MILANO |
81,4 |
86,3 |
282.100 |
ROMA |
79,3 |
84,7 |
235.500 |
BOLOGNA |
78,9 |
80,2 |
224.900 |
VERONA |
78,7 |
72,2 |
230.200 |
TRIESTE |
78,5 |
71,3 |
158.400 |
BERGAMO |
78,1 |
88,0 |
185.000 |
CATANIA |
76,4 |
81,9 |
140.000 |
TREVISO |
74,9 |
82,1 |
167.900 |
MEDIA
ITALIA |
74,7 |
81,9 |
206.600 |
PADOVA |
74,4 |
84,0 |
126.100 |
PESCARA |
73,5 |
73,3 |
126.200 |
BRESCIA |
72,4 |
85,3 |
141.000 |
ANCONA |
71,7 |
77,7 |
126.300 |
SALERNO |
71,7 |
81,8 |
136.000 |
NAPOLI |
71,5 |
88,4 |
182.000 |
TORINO |
71,2 |
79,4 |
185.800 |
RAVENNA |
70,1 |
77,4 |
129.600 |
GENOVA |
69,6 |
68,6 |
193.000 |
VICENZA |
67,2 |
69,4 |
188.800 |
RIMINI |
66,7 |
73,6 |
129.300 |
TRENTO |
66,6 |
84,6 |
132.500 |
BARI |
66,2 |
71,5 |
166.700 |
MODENA |
65,8 |
65,4 |
150.200 |
CAGLIARI |
65,4 |
60,2 |
133.700 |
PALERMO |
64,5 |
84,2 |
141.300 |
PERUGIA |
60,1 |
64,1 |
139.200 |
REGGIO
CALABRIA |
59,9 |
ND |
91.100 |
BOLZANO |
58,4 |
78,2 |
141.300 |
PESARO |
55,5 |
64,7 |
98.600 |
LATINA |
49,7 |
68,0 |
101.000 |
TARANTO |
47,6 |
69,5 |
119.500 |
MESSINA |
42,0 |
61,8 |
107.100 |
(Fonte: Italian
Hotel Monitor, Fuoricasa-Trademark Italia)
I dati della
Benchmark Survey di Andersen collocano Torino al fondo della classifica
europea per tasso si occupazione delle camere, davanti solo (se si escludono
le città israeliane !!!) a città dell'est Europa e della
Turchia: Istanbul, San Pietroburgo, Varsavia e Riga. Tuttavia, anche nel
confronto tra le principali città europee, anche se la distanza
dai best performer, in questo caso Londra ed Amsterdam è
abissale, Torino non si trova troppo distante da alcune delle città
con cui si confronta, come ad esempio Berlino, Goteborg o Francoforte.
Fig.3 Tasso % di occupazione delle camere nelle principali città
europee. 2001
(Fonte: Andersen - Hotel Benchmark Survey)
Una prima
conclusione che da questi dati si può trarre è che, soprattutto
nel segmento a 4 stelle, la città di Torino ha ancora molto terreno
da recuperare rispetto ad altre città italiane ed europee, ma non
presenta un mercato caratterizzato da un eccesso strutturale d'offerta.
Diversi studi [2]
hanno sottolineato che la struttura alberghiera torinese, pur presentando
tassi di occupazione medi inferiori alla media, dispone di un offerta
comunque insufficiente nei periodi di massimo carico turistico e, attualmente,
sottodimensionata rispetto ai possibili effetti di qualsiasi campagna
promozionale di forte impatto.
[1] Per
la metodologia delle rilevazioni UIC sui flussi di viaggiatori si veda
il Capitolo 5
[2] Trademark
Italia, "Piano di marketing e comunicazione per lo sviluppo del turismo
nella provincia di Torino", marzo 1995; ITP-Andersen Hotel Market
Study for the metropolitan area of Turin, 2002
Capitolo 2 - pag.8
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