[13]
Esistono tuttavia opinioni diverse anche in questo campo, uno studio
di S.Pyo e R.Cook Summer Olimpic Tourist Market: Learning from the
Past, Tourism Management (1988) ad esempio sostiene che come effetto
dei Giochi, Los Angeles ha subito una contrazione dei flussi turistici.
|
[14]
Jones Lang LaSalle, Reaching Beyond the Gold, the impact of the
Olympic Games on Real Estate Markets, Global Insights, 1-2001.
|
[15]
Laurence Chalip Using The Olympics To Optimise Tourism Benefits,
2002; Charles H. Heying Matthew J. Burbank Greg Andranovich, Olympic
Cities:Lessons Learned from Mega-Event Politics, Journal Of Urban
Affairs, 2001.
|
[16]
Nello studio si considerano soltanto i flussi di turisti nazionali.
|
[17]
Capital Projects Branch Ministry of Competition, Science and Enterprise
Province of British Columbia, The Economic Impact of the Winter
Olympic & Paraolympic Games A Report Prepared For: Honourable
Ted Nebbeling Minister of State for Community Charter and 2010 Olympic
Bid. Gennaio 2002.
|
[18]
Negli stessi anni si sono, ad esempio, verificati anche una
maggiore apertura delle frontiere tra Canada e USA e la liberalizzazione
delle linee di trasporto aereo.
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Il
dibattito sull'impatto dei grandi eventi sull'economia delle città
ospitanti è aperto e le opinioni sono molto diversificate. In particolare
sugli effetti della organizzazione dei Giochi olimpici molte stime sono
state effettuate sia ex-ante che ex-post con diverse metodologie e famiglie
di modelli da quelli Input-Output a quelli di Computable General Equilibrium
(CGE). I risultati sono molto controversi e sollevano, se non altro, la
considerazione che le caratteristiche e la struttura delle città
ospitanti possono avere un significativa influenza nel determinare i risultati.
Molto maggiore consenso si è invece manifestato riguardo al fatto
che il principale beneficiario dei grandi eventi è il settore del
turismo [13].
I grandi eventi hanno dato prova di svolgere un ruolo significativo nell'influenzare
le decisioni riguardo alle destinazioni dei movimenti turistici. Ovviamente,
come del resto è mostrato sinteticamente dalle storie di caso descritte
in precedenza, l'effetto di lungo termine dei grandi eventi sui flussi
turistici è strettamente collegato alla capacità degli stessi
grandi eventi di essere una occasione di rigenerazione urbana e un catalizzatore
per la definizione e la costruzione di una visione per il futuro delle
città.
Nelle prossime pagine si analizzeranno alcuni dati relativi all'andamento
dei flussi turistici in alcune delle città che hanno ospitato le
ultime edizioni dei Giochi Olimpici per trarne indicazioni sulle possibili
dimensioni e direzioni dello scenario turistico post 2006 per Torino.
Il segmento del turismo congressuale
Tra le eredità che i giochi olimpici lasciano alle città
ospitanti, oltre a un miglioramento delle infrastrutture sportive (che
consentono di organizzare ulteriori eventi sportivi negli anni futuri)
e ricettive vi è anche la reputazione di saper organizzare eventi
di dimensione internazionale, un asset che rappresenta un valore
nel mercato congressuale.
Si tratta di una eredità che, come mostra l'esperienza ad esempio
di Sidney, può essere spesa anche negli anni immediatamente precedenti
l'evento olimpico. Il Sidney Convention and Visitors Bureau ha visto crescere
significativamente la percentuale di successo nella partecipazione ai
tender per l'organizzazione di congressi internazionali da quando il Comitato
Olimpico ha assegnato i Giochi alla città.
I dati sulla crescita del numero dei delegati a congressi a Sidney, Barcellona
e Atlanta negli anni intorno all'evento olimpico mostrano un significativo
incremento nell'anno precedente (+40% sia per Sidney che per Barcellona),
un effetto spezzamento nell'anno olimpico, un rimbalzo rilevante nell'anno
successivo per stabilizzarsi il secondo anno su livelli più elevati
di quelli pre-olimpiadi.
Nel caso di Barcellona sono disponibili dati di più lungo periodo
secondo i quali il tasso di crescita dei partecipanti a congressi si è
mantenuto superiore al 20% annuo tra il 1992 e il 1999.
Figura 11 - Delegati (*) a congressi prima, durante e dopo
l'anno olimpico. Variazione % sull'anno precedente.
(Fonte: Jones Lang LaSalle)
(*) I dati relativi ad Atlanta si riferiscono ai visitatori
provenienti dal di fuori dello stato della Georgia. Quelli di Sidney e
Barcellona a visitatori provenienti dall'estero
Il mercato
delle camere d'albergo
L'impatto sul settore alberghiero di grandi eventi come i giochi olimpici
è stato nell'esperienza passata molto rilevante nel breve termine
per l'effetto diretto dei partecipanti e degli spettatori delle gare olimpiche.
Seppure in modo differenziato, tra le città che hanno organizzato
i giochi, l'influenza dei giochi si è mantenuta elevata anche negli
anni successivi a quello olimpico.
Le ragioni della differenziazione tra le città possono essere numerose
e molto difficili da districare, tra di esse un peso probabilmente elevato
hanno avuto il grado di maturità del mercato turistico locale,
le politiche dell'offerta, soprattutto per quanto riguarda la capacità
e la prontezza di adattamento del numero delle camere disponibili [14],
l'intensità e la qualità delle politiche locali di promozione
dell'immagine Olimpica.
Seul ha registrato una crescita degli arrivi esteri del 18,1%, durante
l'anno olimpico, e la crescita è rimastra sostenuta per i due anni
successivi. Prima dell'evento olimpico, l'intera Corea del Sud registrava
flussi turistici inbound molto modesti. Nel caso coreano l'effetto olimpico
ha fatto da catalizzatore alla più generale apertura del paese
ai flussi turistici.
Al contrario Barcellona e Atlanta hanno registrato una contrazione dei
visitatori durante l'anno olimpico (un effetto piazzamento ampiamente
studiato in letteratura) [15],
del tutto determinato dai visitatori nazionali, mentre quelli internazionali
sono cresciuti anche nell'anno olimpico e a Barcellona hanno registrato
un incremento notevole anche nei 2 anni post olimpici.
Figura 12 - Visitatori internazionali prima,
durante e dopo l'anno olimpico
(Fonte: Jones Lang La Salle)
(*) I dati relativi ad Atlanta si riferiscono ai visitatori
provenienti dal di fuori dello stato della Georgia. Quelli di Sidney e
Barcellona a visitatori provenienti dall'estero.
(**) Per Sidney si tratta di stime basate sui dati per l'intera Australia.
Un effetto
di dimensioni simili si è verificato per quanto riguarda l'offerta
di camere. Nel quinquennio che copre il periodo dei due anni prima e dopo
l'anno olimpico il numero di camere disponibili è cresciuto dell'80%
a Barcellona, di quasi il 50% a Seul, e del 305% a Sidney e Atlanta. La
maggior parte dell'incremento si è avuto nel segmento di standard
internazionale, principalmente tra i quattro stelle.
L'evoluzione di pernottamenti e del numero delle camere può dare
luogo a importanti oscillazioni del tasso di utilizzo delle camere, nella
[figura.8] si è in precedenza osservato come la combinazione di
forte crescita delle camere in una fase economica recessiva ha provocato
negli hotel di Barcellona una netta riduzione del tasso di occupazione
(con immediate conseguenze sul rendimento per camera disponibile). Tuttavia
proprio l'esperienza di Barcellona, mostra come la disponibilità
di camere, in un contesto post-olimpico caratterizzato da politiche di
marketing del territorio dinamiche, ha consentito negli anni successivi
una forte crescita del mercato e il recupero di tassi di occupazione adeguati.
Effetti positivi sui flussi turistici sono stati rilevati in diversi studi
anche per altri mega-eventi, incluse le olimpiadi invernali.
In uno studio del British Columbia sugli effetti nella regione canadese
della organizzazione a Vancouver di Expo 1986, Holmes e Shamsuddin (1997)
rilevano che l'effetto di lungo termine della manifestazione sull'economia
locale è positivo e che questo deriva in larga parte dalla componente
turistica [16].
E' interessante osservare che Expo'86 ha permesso alla regione di catturare
una quota crescente dei turisti internazionali che scelgono il Canada
come destinazione. Nella [figura.13], tratta da uno studio [17]
finalizzato a stimare l'impatto della organizzazione dei Giochi invernali
del 2010, la quota della regione cresce dopo il 1986, secondo un trend
diverso da quello degli anni pre'86, passando in 10 anni da 12% al 16%.
Ovviamente questa indicazione è insufficiente a definire un legame
causale stretto tra l'evento e la successiva crescita delle quote [18],
è tuttavia difficile pensare che l'evento ne sia del tutto estraneo.
Un esercizio simile viene proposto nello stesso studio riguardo alle olimpiadi
invernali di Calgary [figura.13]: cambia l'indicatore, in questo caso
è il numero assoluto dei visitatori nello stato di Alberta, ma
non la tendenza che è anche in questo caso di significativa crescita
dei flussi dopo l'anno olimpico, malgrado una lieve contrazione negli
anni immediatamente successivi.
Figura 13
- Quota della B. Columbia sui flussi turistici inbound canadesi
ed evoluzione del numero dei visitatori nella regione di Alberta
( Fonte: The Economic Impact of theWinter Olympic &
Paralympic Games A Report
Prepared For:Honourable Ted NebbelingMinister of State for Community Charter
and 2010 Olympic Bid)
[13] Esistono
tuttavia opinioni diverse anche in questo campo, uno studio di S.Pyo e
R.Cook Summer Olimpic Tourist Market: Learning from the Past, Tourism
Management (1988) ad esempio sostiene che come effetto dei Giochi, Los
Angeles ha subito una contrazione dei flussi turistici.
[14] Jones
Lang LaSalle, Reaching Beyond the Gold, the impact of the Olympic Games
on Real Estate Markets, Global Insights, 1-2001.
[15] Laurence
Chalip Using The Olympics To Optimise Tourism Benefits, 2002; Charles
H. Heying Matthew J. Burbank Greg Andranovich, Olympic Cities:Lessons
Learned from Mega-Event Politics, Journal Of Urban Affairs, 2001.
[16]
Nello studio si considerano soltanto i flussi di turisti nazionali.
[17]
Capital Projects Branch Ministry of Competition, Science and Enterprise
Province of British Columbia, The Economic Impact of the Winter Olympic
& Paraolympic Games A Report Prepared For: Honourable Ted Nebbeling
Minister of State for Community Charter and 2010 Olympic Bid. Gennaio
2002.
[18]
Negli stessi anni si sono, ad esempio, verificati anche una maggiore apertura
delle frontiere tra Canada e USA e la liberalizzazione delle linee di
trasporto aereo.
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